BLATTE |
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Blatta Orientalis (Blatta Orientale) |
Blattella Germanica (Blattella germanica) |
Periplaneta americ. (Periplaneta) |
BIOLOGIA/ METODI DI LOTTA: Le BLATTE (o scarafaggi) sono fra gli animali più antichi presenti sulla terra: infatti ne sono stati trovati reperti fossili risalenti a oltre 300 milioni di anni fa.Considerando il numero di specie presenti, gli individui appartenenti a ciascuna specie e la loro larga distribuzione, le blatte possono essere considerati fra gli animali che hanno avuto più successo durante l'evoluzione terrestre Le ragioni di questo successo possono essere attribuite ai loro corpi robusti, alla loro dieta molto varia, alla loro velocità di assunzione del cibo, e al loro habitat molto appartato. Le blatte in genere sono insetti relativamente larghi e bassi, con antenne lunghe e molto mobili, e occhi composti. I maschi adulti di molte specie, e le femmine di alcune hanno ali ben sviluppate; in tutte le specie zampe sono larghe e permettono veloci spostamenti. Il corpo piatto delle blatte le rende capaci di entrare velocemente in rifugi molto ristretti (crepe, fessure) quando sono disturbate; solitamente sono insetti notturni e spendono la maggior parte del loro tempo nascoste in rifugi molto appartati e bui. In qualche caso è possibile che escano dai loro rifugi anche di giorno e in presenza dell'uomo: questo è sintomo di una forte infestazione in atto.Le specie di blatte presenti in Italia e di maggior interesse per il disinfestatore sono la Blatta orientalkis, la Blattella germanica e la Periplaneta americana. Per comprendere il perchè questi insetti siano così presenti nel nostro ambiente, e per programmare un efficace piano di disinfestazione, è necessario saper individuare le varie specie e conoscere il loro ciclo vitale. Anche se il ciclo vitale nei suoi dettagli varia da specie a specie le blatte nel loro complesso si sviluppano attraverso graduali metamorfosi, passando attraverso tre stadi: uovo, ninfa, adulto. Le uova vengono abbandonate in gruppi contenuti in ooteche. Le ninfe emergono dalle uova e normalmente assomigliano ad un adulto in miniatura, anche se talvolta di colore diverso.le ninfe si nutrono indipendentemente e crescono e si modificano fino a raggiungere lo stadio di adulto. Le blatte posseggono apparato boccale masticatore che permette loro di cibarsi di una larga varietà di materiali. Pur avendo naturali preferenze alimentari, possono causare danni economici diretti, cibandosi di alimenti umani, così come di pelle, peli, carta, colla ed altri materiali. Danni indiretti possono verificarsi quando la blatte contaminano alimenti, stoviglie, confezioni e utensili, con escrementi e con il fluido che rigurgitano durante il pasto. Altrettanto importante è la potenzialità delle blatte di diffondere microbi e organismi patogeni. le blatte possono entrare in contatto con i germi quando camminano o si cibano in luoghi malsani (fogne. discariche, pattumiere, latrine) e trasportarli sul loro corpo o sulle loro zampe. In seguito possono depositarli sul cibo o sugli oggetti casalinghi, causando contaminazioni che portano a intossicazioni alimentari e dissenteria, fino alla trasmissione di infezioni. Le operazioni di disinfestazione possono essere suddivise in tre fasi: le operazioni preliminari, la lotta (chimica) vera e propria, le operazioni di mantenimento. Nella prima fase è di grande importanza l'ispezione, che permette di programmare le future operazioni di lotta. Durante la visita ai locali da trattare occorre determinare il tipo e l'entità dell'infestazione, i nascondigli e le sorgenti di cibo delle blatte e identificare le possibili cause di propagazione dell'infestazione. Fra queste deve essere dedicata particolare attenzione a eventuali scaldavivande mobili, a merci che vengono frequentemente movimentate all'interno di magazzini, a merci in arrivo, a scarse pulizie, ecc. Altrettanto importante è il monitoraggio delle specie presenti, che può avvenire distribuendo un appropriato numero di trappole collanti nelle zone abitualmente frequentate dalle blatte. Da un'analisi degli individui catturati è possibile valutare i tipi di blatte presenti e il loro numero approssimativo. Una volta identificate le specie presenti e i possibili rifugi, occorre trattare con uno spruzzatore a pressione con insetticidi residuali liquidi, innanzitutto le superfici ove le blatte si spostano.In questa fase è opportuno operare con cautela evitando di contaminare con gli insetticidi, cibi o qualsiasi cosa possa venire a contatto con essi. A questa fase occorre far seguire un trattamento mirato all'interno dei rifugi delle blatte (crepe e fessure), da effettuare con spruzzatori utilizzando insetticidi dotati di potere stanante , i quali, provocando eccitazione nell'insetto, lo costringono ad uscire dai rifugi e ad entrare in contatto con l'insetticida residuale precedentemente irrorato. Qualora fossero presenti controsoffitti o dippie pareti, è conveniente trattare con insetticidi in polvere utilizzando impolveratori. Nei luoghi ove possibile (scantinati, magazzini, fogne, discariche) può essere indicato effettuare trattamenti spaziali con nebulizzatori ULV o con termonebulizzatori e insetticidi adatti. Dopo aver effettuato il trattamento, nei giorni successivi, bisogna fare effettuare una accurata pulizia e procedere alla chiusura con stucco o silicone di tutte le fessure e le crepe che sono state in precedenza trattate.Per programmare i successivi trattamenti, occorre tener presente la resistenza delle ooteche all'azione degli insetticidi e perciò la distanza nel tempo tra gli interventi dovrà variare in considerazione delle specie presenti (vedi durata dello stadio di uovo). Ci sono alcune norme igienico-sanitarie e comportamentali che possono aiutare a mantenere sotto controllo la popolazione delle blatte dopo il trattamento.E' importante per esempio, mantenere i locali puliti e asciutti , stivare merci su pallets e non a contatto diretto col pavimento, controllare che le merci in entrata non presentino tracce evidenti di infestazione, limitare ogni possibile via d'accesso dall'esterno, stuccare o sigillare ogni crepa e fessura, mantenere i rifiuti sigillati in sacchi di polietilene e comunque allontanarli frequentemente. Un continuo monitoraggio negli ambienti trattati, consentirà infine di verificare l'insorgenza di una eventuale reinfestazione ed intervenire prontamente.
METODI DI LOTTA
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